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Un paziente fragile può chiedere al dentista la sedazione endovenosa per le cure odontoiatriche?

Prima di tutto chiariamo cosa si intende per pazienti fragili. Definisco paziente fragile (o vulnerabile) chi è affetto da cardiopatia, allergie o altre patologie croniche.

Nella mia esperienza professionale ho dovuto eseguire spesso trattamenti odontoiatrici a pazienti affetti, oltre che dalle varie disabilità, anche da varie altre patologie, fra cui cardiopatia con pregresso infarto del miocardio, stent coronarici, bypass coronarici, protesi valvolari cardiache, in terapia con farmaci anticoagulanti e farmaci antiaggreganti, sindrome di Brugada e sindrome del QT breve (tra le cause principali di morte cardiaca improvvisa) o ancora:

  • pregresso TIA o ictus cerebrale
  • malattie del sangue (coagulopatie congenite, ecc.)
  • malattie oncologiche, in terapia con farmaci della famiglia dei bifosfonati
  • allergie a anestetici e farmaci
  • sindrome metabolica, diabete mellito e altre malattie endocrine
  • malattie neurodegenerative
  • pazienti portatori di PEG (Gastrostomia Endoscopica Percutanea)

Come si comporta il dentista con questi pazienti?

Chiedo al paziente di fornirmi un elenco completo dei farmaci e relativi dosaggi che assume per le sue patologie, in modo che possa decidere il trattamento più adeguato e i farmaci appropriati da utilizzare per le cure odontoiatriche.

Problemi dentali collegati a patologie

Dobbiamo anche considerare che alcune patologie hanno una relazione con i problemi dentali e possono influire con i trattamenti odontoiatrici. Questo richiede al dentista un approccio differente per eseguire le cure dentistiche ai pazienti con simili fragilità:

  • Anemia: bassi livelli di ferro e di globuli rossi nel sangue colpiscono le gengive.
  • Diabete: gli alti livelli di glucosio nella saliva entrano in contatto con lo smalto dei denti e i batteri che si nutrono di glucosio possono provocare la carie.
  • Disturbi alimentari: se si assumono insufficienti calorie e sostanze nutritive, questo si ripercuote sulla salute dei denti. La mancanza di minerali importanti, come il calcio, può indebolire i denti.
  • Malattie cardiovascolari: l’infiammazione sistemica causata dalla malattia parodontale può provocare malattie cardiache o peggiorarle. Secondo alcuni ricercatori le malattie cardiovascolari possono predisporre un paziente alle malattie gengivali. Per esempio, un paziente a rischio di endocardite (una grave infezione batterica del cuore) necessita di antibiotici prima di ricevere alcuni trattamenti odontoiatrici per ridurre al minimo la possibilità di infezione.
  • Ipertiroidismo: crea un’elevata sensibilità a farmaci antidolorifici (come l’epinefrina), usati normalmente per le comuni procedure dentistiche.

Il paziente fragile e le problematiche nelle cure dentali

I pazienti fragili hanno in comune alcune caratteristiche:

  • malattie croniche complesse
  • presenza di comorbilità
  • instabilità clinica
  • terapia polifarmacologica
  • ridotta autosufficienza
  • equilibrio psicologico precario
  • aumentato rischio clinico durante un intervento odontoiatrico
  • problematiche sociali e familiari
  • difficoltà di accesso alle strutture sanitarie (è necessario il trasporto con autovettura per disabili per la sedia a rotelle o in autoambulanza)
  • impossibilità a eseguire radiografie dentali e porre una corretta diagnosi

È chiaro, quindi, che situazioni come quelle appena elencate richiedano sia specialisti in grado di offrire adeguate cure dentali a simili pazienti sia strutture sanitarie che possano accoglierli.

Per questi pazienti sono soprattutto fondamentali:

  • l’anamnesi patologica (prossima e remota) e farmacologica;
  • la visione di tutta la documentazione clinica pregressa (cartelle cliniche, esami del sangue e radiografici, ecc.);
  • l’eventuale contatto con il medico di medicina generale e con gli specialisti che li curano.

Inquadrare la salute dentale del paziente fragile

Dopo aver inquadrato clinicamente a livello sistemico il paziente fragile, il dentista deve poi inquadrarlo dal punto di vista odontoiatrico:

  • Stabilire le priorità: quali sono i problemi dentali più gravi da risolvere?
  • Scegliere trattamenti minimamente invasivi e meno impattanti sulla salute generale.
  • Programmare, se necessario, le estrazioni dentali.
  • Mettere eventualmente in sicurezza i denti residui.
  • Valutare e pianificare eventuali impianti e protesi dentali.

Nella maggior parte dei casi bisognerà modificare la terapia farmacologica già in atto, in accordo con i medici curanti, con una terapia sostitutiva, integrativa oppure con una profilassi farmacologica specifica perioperatoria.

Il paziente fragile e il dentista: come eseguire le cure dentali?

Questi pazienti devono quindi ricevere un approccio speciale per le cure odontoiatriche. Per garantire loro una maggiore protezione, sicurezza e tutela il dentista potrebbe eseguire le cure dentali in un solo intervento in sedazione endovenosa profonda in respiro spontaneo in ambiente ospedaliero.

La sedazione eseguita dall’anestesista permette un monitoraggio continuo e costante delle funzioni vitali durante tutto l’intervento in massima sicurezza per il paziente.

Questi pazienti fragili sono classificati, dal punto di vista del rischio anestesiologico, “ASA 3” (ASA: American Society of Anesthesiologists). I livelli ASA sono 4 e il livello 3 comprende i “pazienti con malattia grave con modica limitazione”.

Sono pazienti che devono essere obbligatoriamente curati in un ospedale pubblico o in una clinica privata con almeno una notte di degenza ordinaria per il controllo medico postoperatorio.

Questo tipo di procedura, anche se riguarda le cure odontoiatriche, richiede per il paziente ulteriori accertamenti:

  • visita cardiologica con ECG e ecocardiogramma colordoppler
  • analisi del sangue
  • visita anestesiologica da remoto
  • eventuali altri esami diagnostici

Eseguire le cure dentali in un solo intervento ha i seguenti vantaggi:

  • sono in genere minimamente invasive
  • sono meno stressanti per il paziente fragile
  • comportano una gestione più efficace da parte dei familiari

Dove far curare i denti ai pazienti fragili?

Le alternative sono due:

  1. gli ospedali pubblici: spesso, purtroppo, non offrono la possibilità di curare i denti in sedazione; gli ospedali che offrono la sedazione per le cure dentali hanno lunghe liste di attesa;
  2. le cliniche private: anche la maggior parte delle cliniche private non prevede comunque terapie odontoiatriche in sala operatoria.

Quale scelta?

Io sono un odontoiatra specialista con grande esperienza nei trattamenti odontoiatrici di pazienti fragili, con la necessità di riceverli in sedazione endovenosa profonda.

Se hai un paziente fragile che ha bisogno di cure dentali, non esitare a contattarmi. Compila il form sottostante.

 

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